Insegnando si impara

NON SONO “I MIEI” MA E’ COME SE LO FOSSERO

Posted on: 15 giugno 2023

Questa poi, non me l’aspettavo davvero!

“Profe, lei parteciperebbe alla nostra cena di classe?”

“Certo! Perché no?”

“Davvero!? Lei non sarebbe una nostra insegnante… verrebbe sul serio?”

Loro, la 2°O, non sono “i miei ragazzi” (nell’accezione del termine con cui i docenti appellano gli alunni delle proprie classi) ma abbiamo lavorato insieme per tutto l’anno ad un progetto di laboratorio di elettronica nell’ambito dell’orientamento alla scelta della specializzazione del triennio.

No, le classi seconde la cena di classe non la fanno mai. Ci vuole un po’ di tempo per costruire un rapporto adulto fra docente e discente, i ruoli sono ben definiti, ognuno sa da che parte della cattedra deve stare e nessuno varca mai il confine.

Stavolta è stato diverso, loro sono stati altro. Carini, affettuosi, aperti, empatici. Lavorare insieme li ha fatti crescere molto, li ha fatti crescere prima.

Ci siamo “amati” dal primo momento che ci siamo visti. Ho imparato subito i loro nomi e so di loro quel poco o quel tanto che hanno deciso di raccontarmi confidandomelo in laboratorio, nei corridoi o fuori del cancello di scuola. Gli sono stata con il fiato sul collo e non solo perché studiassero l’elettronica ma perché se ne appassionassero e capissero dove, da grandi, volessero andare a parare o chi volessero diventare. Ho dato loro fastidio, li ho spronati e pungolati, li ho messi sotto pressione, li ho obbligatii a farsi domande, li ho mandati in crisi per aiutarli a capire, a crescere. Li ho rimproverati a brutto muso quando non stavano a sedere composti, quando erano pressappochisti, cialtroni e sguaiati, gli ho levato i telefonini per non farli distrarre e li ho tenuti d’occhio per tutto l’anno.

Alla fine lo hanno capito che mi stavano a cuore tutti, che mi interessavano tutti in pari misura. Ufficialmente non erano “quelli di classe mia” ma probabilmente aver condiviso un (brevissimo) tragitto di vita, forse ci ha iscritto misteriosamente ed involontariamente all’anagrafe di una speciale famiglia i cui intimi vincoli ci sono ignoti ma sono forti e tenaci.

Lo sanno: io e loro non siamo amici, per niente. Siamo, già ora, molto di più.

15 settembre 2023, stesso posto, stessa ora e stavolta stessa classe: 3° A elettronica ❤

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"Profe, ma un blog lei, quando lo apre?"
E allora, eccolo!
Qui si racconta cosa succede nelle mie classi, come il tutto venga vissuto da me, dai miei alunni e dai miei colleghi.
Non credo affatto che la "scuola vera" sia solo quella che sprezzantemente occupa le prime pagine dei giornali con alunni somari e maleducati, con insegnanti depressi e fannulloni, non è questa la verità! Voglio raccontare la mia.
Buona lettura a tutti.

CARPE DIEM

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